“Racconti per Toni Nicolini”
Mostra fotografica
13 Marzo 2014 h 17.30
Belìce/EpiCentro della Memoria Viva_CRESM
Giovane ma sulle spalle di una ben più grande memoria, Belìce/EpiCentro della Memoria Viva giunge al suo terzo anno di attività.
Quest’anno sono tre le candeline da spegnere per un museo che raccoglie dalla nascita le memorie della Valle del Belìce.
La crescita muove i primi passi: “Quest’anno, come da progetto iniziale di Le terre che tremarono,” dice il direttore Giuseppe Maiorana “l’attività del museo si sposta dalla sua nativa Gibellina con la volontà di agire sui luoghi della valle e anche al di fuori di essa con lo scopo di offrire supporto e promuovere la memoria e l’identità belicina”.
Infatti le iniziative intraprese da settembre 2013 si sono svolte tra Milano, Palermo, Gibellina, Vita, Camporeale, coinvolgendo i maggiori attori locali e redendoli partecipi delle sue attività.
A sostenere le iniziative del museo ci sono le importanti collaborazioni nazionali della Fototeca Gilardi, della Fondazione Corrente e dell’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico), e non meno importanti associazioni ed enti locali come l’UNPLI, i Comuni della valle e gli Assessorati che con vitalità, creatività e fiducia permettono che gli ideali diventino realtà.
Tante iniziative da coordinare sposteranno la festa al 13 Marzo a Belìce/EpiCentro della Memoria Viva dedicando al fotografo del racconto la mostra dal titolo “Racconti per Toni Nicolini” che restituiremo alla sua memoria in collaborazione con la Fondazione Corrente, la Fototeca Gilardi, l’Associazione Azibul, Pino Bertelli fotografo, e immancabilmente Lotte Nicolini, moglie del fotografo.
Lo scopo della mostra è quello di raccontare Nicolini attraverso le persone che lo hanno conosciuto e che con lui hanno lavorato conoscendo e condividendo la passione per la fotografia sociale.
“Non solo fotografie” affermano Giuseppe Maiorana e Gabriella Ebano, curatori della mostra “ma anche racconti orali e documenti inerenti la vita di Toni Nicolini arricchiranno la narrazione”.
Così si cresce, anno dopo anno, sulle basi della memoria.