Si inaugurerà il 15 Febbraio 2024 alle ore 17.30 il progetto artistico “I vuoti si allargano” di Marta Vultaggio, secondo appuntamento della programmazione “Plenaria: nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva” 24/25, curata dal direttore Giuseppe Maiorana.
“Plenaria” ha lo scopo di creare un dialogo profondo tra l’arte e il pubblico oltre a stimolare la riflessione su tematiche fondamentali di nostra attualità, anche in vista di “Gibellina capitale dell’arte contemporanea 2026”; un ulteriore momento di confronto per indagare la città e il territorio, sollecitando emozioni, sensibilizzando e promuovendo una maggiore consapevolezza sui fenomeni contemporanei.
Le immagini che compongono “I vuoti si allargano“, sono frutto di una ricerca di tesi svolta presso l’ISIA di Urbino in cui l’autrice avvia un’indagine visiva che partendo dagli archivi fotografici, presenti a Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, ne restituisce una nuova documentazione come atto critico sulla memoria urbana delle città della Valle del Belìce. “Marta – così dice il direttore Giuseppe Maiorana – ci pone di fronte, con le sue instantanee, al possibile fallimento della ricostruzione post-sismica del 1968, mostrando come l’architettura e l’urbanistica, lungi dall’essere mere discipline tecniche, siano state e continuino ad essere il terreno di scontro di tensioni sociali, politiche e culturali.”
“Gli scatti – continua Maiorana – non si limitano a registrare lo spaesamento generato dalla rigida e impersonale pianificazione burocratica; piuttosto, rivelano il senso di ‘non appartenenza’ che pervade questi spazi, sospesi tra un passato ormai irreversibile e un presente che non ha mai trovato, forse, una propria identità.”
Nei prossimi mesi saranno ospiti di PLENARIA i progetti di Emiliano Battistini, Rossana Taormina e Miriam Iervolino. L’esposizione si terrà all’interno dello spazio museale di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva a Gibellina e sino al 16 marzo 2025.
Sono partner della programmazione il Comune di Gibellina, il CRESM, Eglise di Palermo, Unpli Trapani, la Pro Loco di Gibellina e Rete Museale e Naturale Belicina. Main sponsor: Birrificio artigianale Picara di Salemi.
BIOGRAFIA: Marta Vultaggio è una fotografa laureata in Progettazione grafica ed editoriale per la Fotografia presso l’ISIA di Urbino. La sua ricerca fotografica si concentra sulla documentazione del territorio e l’Architettura, concepiti come elementi capaci di testimoniare i valori sociali e culturali di una comunità e della sua epoca. Le sue immagini esplorano la “memoria della nostra vita e i segni che la fatica del vivere lascia sugli oggetti che ci accompagnano” (Lattuada). Ha partecipato a numerose mostre, progetti espositivi ed editoriali. Nel 2019 è stata selezionata per il Canon Student Programme a Visa Pour l’Image di Perpignan. Nel 2022 ha esposto il progetto “Città Frontale” al Centrale Festival di Fano e ha preso parte a una residenza artistica presso Archivio Atena (SA), da cui è nato il progetto “Brusio alle orecchie, bagliore agli occhi”, successivamente esposto nella mostra/evento collettiva dal titolo Megalitica. Nel 2023 è stata selezionata per la pubblicazione del progetto “Oasi di luce” sulla rivista svizzera Where Flowers Bloom. Ha partecipato alla mostra collettiva I frammenti e il tutto presso il Palazzo Ducale di Urbino, sotto la curatela del fotografo Armin Linke. Nel 2024 ha preso parte alla mostra collettiva Pratiche di posizionamento presso Villa Romana, Firenze, a cura di Armin Linke, Luca Capuano e Matteo Guidi, evento cui è seguita la pubblicazione del libro catalogo edito da Corraini Edizioni. Nel 2025 è stata selezionata nella call Futuri Prossimi indetto da Jest Fotografia e Fluxlab.