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GIBELLINA Capitale dell’Arte Contemporanea 2026

GIBELLINA Capitale dell’Arte Contemporanea 2026 1431 1600 Belìce/EpiCentro

Siamo contenti di comunicare che la nostra città, Gibellina, è stato conferito il 31 ottobre 2024 dal Ministro alla Cultura Alessandro Giuli, il titolo di Prima “Capitale dell’Arte Contemporanea 2026”.

Il nostro museo, partner di questo successo, sarà attivo nella programmazione delle attività previste per il 2026 dando spazio e sostegno al progetto di #Capitaledell’ArteContemporanea.

Continuate a seguirci per rimanere aggiornati!

FAMU – Famiglie al museo

FAMU – Famiglie al museo 928 782 Belìce/EpiCentro

Il 13 ottobre siamo coinvolti in due momenti educativi in occasione di FAMU – Famiglie al museo.

La mattina ci trovate al Sistema Museale di Salemi e nel pomeriggio al MAC Museo d’arte contemporanea “Ludovico Corrao” di Gibellina.

Tutte le info per partecipare le troverete in locandina

 

20esima edizione GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

20esima edizione GIORNATA DEL CONTEMPORANEO 1158 1684 Belìce/EpiCentro

Il 12 ottobre in collaborazione con il Museo d’arte Contemporanea “Ludovico Corrao” di Gibellina e la Pro Loco di Gibellina, aderiamo alla 20esima edizione della Giornata del Contemporaneo con una proposta educativa di fruizione del nuovo percorso museale sensibile. E’ necessaria la prenotazione al numero whatsapp: 3386116221

Tutte le info in locandina

Belìce ArtBook Festival 2024 e Giornate Europee del Patrimonio

Belìce ArtBook Festival 2024 e Giornate Europee del Patrimonio 1210 2116 Belìce/EpiCentro

In occasione del “Belìce ArtBook Festival” organizzato dalla Rete Museale e Naturale Belicina e per le Giornate Europee del Patrimonio 2024,

vi segnaliamo la nostra attività di visita speciale “Sentieri narrativi. Percorso immersivo e sensoriale al Cretto di Burri”,

a cura di Giuseppe Maiorana e Marco Peri

in collaborazione con Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e Museo d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao” di Gibellina

per info e prenotazioni: +39 338 6116221 o https://forms.gle/oV7bzj5BTt9BH4dDA

 

Finissage di PLENARIA 2023/24 • 20 Agosto 2024

Finissage di PLENARIA 2023/24 • 20 Agosto 2024 1298 1842 Belìce/EpiCentro

Finissage della rassegna PLENARIA 2023/24

20/08/2024 Museo d’arte Contemporanea “L.Corrao” Gibellina, h18.00

A partire dalle ore 16.00 e sino alle ore 17.30 sarà possibile visitare con gli artisti l’installazione elettroacustica “La Sicilia aveva perduto la voce” a Belìce/EpiCentro della Memoria Viva. A seguire all’interno del Museo d’arte Contemporanea “L. Corrao”, sarà presentata la riedizione del libro “I ministri dal cielo” di Lorenzo Barbera, ed. Istituto Poligrafico Europeo, e il nuovo disco di Antonio Clemente “Casavacanze”, in cui all’interno è presente il brano “Lu terremotu” ispirato ad un brano contenuto nel libro di Barbera.

Seguirà aperitivo con i vini “NOAH” dell’Azienda di Giuseppe Palazzolo.

Inaugurazione “La Sicilia aveva perduto la voce” di VacuaMoenia

Inaugurazione “La Sicilia aveva perduto la voce” di VacuaMoenia 1486 1426 Belìce/EpiCentro

Inaugura a Belìce/EpiCentro della Memoria Viva

“La Sicilia aveva perduto la voce” un progetto di VacuaMoenia

giovedì 27 giugno 2024 ore 18.00

Gibellina (TP) – Si concludono, con l’inaugurazione del progetto “La Sicilia aveva perduto la voce” dei VacuaMoenia, le attività della programmazione “Plenaria: nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva”, un ciclo di appuntamenti e attività, curate dal direttore Giuseppe Maiorana, e che hanno visto la presenza di quattro artisti in residenza: due progetti fotografici, una grafica/pittorica e un progetto visivo/sonoro che si sono alternati in questi mesi. “Plenaria” si propone di creare un dialogo profondo tra l’arte e il pubblico, stimolando la riflessione su tematiche fondamentali di nostra attualità.  I progetti di residenza hanno sollecitato emozioni, hanno sensibilizzato e promosso una maggiore consapevolezza sulle migrazioni, la sostenibilità e i paesaggi materiali e umani da tutelare e archiviare.  Giovedì 27 giugno, a partire dalle ore 18:00, verrà inaugurata a Belìce/EpiCentro della Memoria Viva la ricerca artistica dei VacuaMoenia, che invita a riflettere sui movimenti umani e sociali prima degli eventi sismici che hanno stravolto, inevitabilmente, il percorso della Valle del Belìce. I VacuaMoenia così dice il curatore Giuseppe Maiorana – ci propongono un’installazione unica con lo scopo di riflettere sui movimenti umani e sociali prima degli eventi sismici che hanno stravolto il percorso della Valle del Belìce. Attraverso tessuti, suoni e mappe si ricostruiscono e narrano di mafia, donne e lotte.  Tre composizioni elettroacustiche, una per ogni tessuto, rievocano tre stratificazioni di macerie.  Le macerie, infatti, sono tre domande in forma di suono: Chi sono? Chi siamo? Chi sei? Le risposte sono quelle delle memorie e delle testimonianze di Nuccia Tasca e Lorenzo Barbera, ma anche queste lasciano un quesito di una potenza disarmante: cosa sarebbe accaduto se le narrazioni successive non fossero confluite nel terremoto, ma pochi istanti, mesi, anni prima?”.

L’esposizione si terrà presso gli spazi di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva sino al 28 luglio secondo i seguenti orari: martedì-domenica dalle ore 9.30/13.00 e dalle ore 15.30/18.30; www.epicentrobelice.net.

Sono partner della programmazione il Comune di Gibellina, il CRESM, la Pro Loco di Gibellina e la Rete Museale e Naturale Belicina.  Main sponsor: Azienda Agricola di Giuseppe Palazzolo, Salaparuta.

> VacuaMoenia è un duo artistico con base a Palermo formato da Pietro Bonanno e Fabio R. Lattuca. 
Il duo porta avanti dal 2013 un progetto di ricerca indipendente e interdisciplinare che si muove tra l'ecologia acustica, la storia del paesaggio e il valore memoriale degli archivi.
Partendo dall’entroterra siciliano, il collettivo ha esplorato e suonato nel corso degli anni i borghi abbandonati costruiti per popolare le aree rurali durante l’epoca fascista. 
Questo approccio, basato sulla registrazione sul campo e il contatto con il territorio, rimette al centro il paesaggio sonoro, inteso come luogo di suoni e strumento musicale in costruzione, 
affiancandolo a un discorso sull’immagine.

ISOLA di Manlio Sacco • inaugurazione mostra 18 maggio 2024 • Giornata internazionale dei Musei

ISOLA di Manlio Sacco • inaugurazione mostra 18 maggio 2024 • Giornata internazionale dei Musei 1484 1432 Belìce/EpiCentro

Inaugura a Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e al Museo d’arte Contemporanea “L. Corrao”

“ISOLA” un progetto di Manlio Sacco

sabato 18 maggio 2024 ore 15.30 • GIBELLINA

Gibellina (TP) – Continuano le attività della programmazione “Plenaria: nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva”, un un ciclo di appuntamenti e attività, curate dal direttore Giuseppe Maiorana, e che vedrà la presenza di quattro artisti in residenza: tre progetti fotografici e una grafica/pittorica che si alterneranno sino a luglio 2024. “Plenaria” si propone di creare un dialogo profondo tra l’arte e il pubblico, stimolando la riflessione su tematiche fondamentali di nostra attualità.

I progetti di residenza sollecitano emozioni, sensibilizzano e promuovono una maggiore consapevolezza sulle migrazioni, la sostenibilità e i paesaggi materiali e umani da tutelare e archiviare.

Il prossimo appuntamento, che verrà inaugurato in occasione della Giornata internazionale dei Musei 18 maggio 2024 alle ore 17.30 a Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e alle 18,30 al Museo d’arte Contemporanea “L. Corrao”, sarà il progetto artistico “ISOLA” di Manlio Sacco, un viaggio lento, solitario, disegnato, cromatico e riflessivo tra cetacei incantevoli e suggestioni poetiche.

“Manlio Sacco – così dicono i curatori Giuseppe Maiorana e Vito Chiaramonte – ci propone un’apologia della pittura come lavoro di sedimentazione e sospensione lento, solitario, riflessivo. Attraverso le forme e le cromie dei dipinti e il bianco e nero delle grafiche Sacco indaga l’immaginario costiero, marino e sottomarino non solo come mera rappresentazione paesaggistica, ma come pretesto per riflettere e ripensare al rapporto tra figura, sfondo e narrazione”.

Il percorso espositivo, che avrà come punto di partenza gli spazi di Belìce/EpiCentro, in cui verranno presentati i lavori pittorici, si concluderà all’interno del Museo d’Arte Contemporanea “L. Corrao”, in cui invece troveranno collocazione le grafiche in bianco e nero.

L’ultimo appuntamento della rassegna “Plenaria” vedrà, ospiti i VacuaMoenia che presenteranno “La Sicilia aveva perduto la voce”, un’opera che invita a riflettere sui movimenti umani e sociali prima degli eventi sismici che hanno stravolto, inevitabilmente, il percorso della Valle del Belìce.

L’esposizione si terrà presso gli spazi di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e al Museo d’arte Contemporanea “L. Corrao” a Gibellina e sino al 15 giugno secondo i seguenti orari: martedì-domenica dalle ore 9.30/13.00 e dalle ore 15.30/18.30; www.epicentrobelice.net e www.macgibellina.it

Sempre in tale occasione, Belìce/EpiCentro della Memoria Viva e il MAC, ospiteranno la campagna educativa “IO NON RISCHIO” con uno stand espositivo/promozionale all’esterno del Museo d’arte contemporanea, con la presenza dei volontari della Protezione Civile. La campagna, che vanta una consolidata esperienza di oltre 10 anni e che ha realizzato migliaia di eventi in 2.150 Comuni italiani, con il coinvolgimento di circa 30.000 volontari appositamente formati, si propone di sensibilizzare il pubblico sulla prevenzione e mitigazione dei rischi antropici e naturali. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, l’iniziativa si arricchisce quest’anno della partecipazione attiva dei musei italiani.

Sono partner della programmazione il Comune di Gibellina, il CRESM, la Pro Loco di Gibellina e la Rete Museale e Naturale Belicina.

Main sponsor: Azienda Agricola di Giuseppe Palazzolo, Salaparuta.

> Manlio Sacco classe 1978, vive e lavora a Palermo, dividendosi fra l’insegnamento accademico e la produzione artistica: pittura, disegno, incisione. 
Ha partecipato a fiere (finalista dal Premio Aletti ad Arte Verona 2008), alla 54° Biennale di Venezia padiglione Italia/Accademie. 
Fra le mostre e i progetti ai quali ha partecipato va ricordata la personale Pitture (a cura di A. Sarnari, presso la Galleria Quam di Scicli), del 2014. 
Gommapane, a cura di Giuseppe Maiorana, nell'ambito della Festa di San Giuseppe_Contemporanea Tradizione 2024, Salemi.

“Belice, epicentro di Memoria” di Lucrezia Lo Bianco… su RAI5

“Belice, epicentro di Memoria” di Lucrezia Lo Bianco… su RAI5 1284 738 Belìce/EpiCentro
Il 25 Febbraio su Rai5 è andata in onda il racconto di Lucrezia Lo Bianco “Belice, epicentro di Memoria”…. Una narrazione leggera e fresca sulla storia, il presente e il futuro della Valle del Belìce. Alcune scene del documentario sono state girate all’interno del nostro spazio museale…
È possibile rivedere la puntata su RaiPlay
Dal minuto 50’

qui il link >>> https://www.raiplay.it/video/2024/02/Di-la-dal-fiume-e-tra-gli-alberi-S6E4-9348895b-1999-43b1-a586-3714487f0c36.html?wt_mc=2.app.cpy.raiplay_prg_Di%20l%C3%A0%20dal%20fiume%20e%20tra%20gli%20alberi%20-%20S6E4.&wt&fbclid=IwAR0jawdkJeLoiwtsY8cw71jXSzMWozOofyeebeAnj0abYPqPCHckM_X4khA_aem_AdkenzObkVULzZuY6M_pBlWRbFg6ggjKOz4AycLozXZFQ2QbXy61hIleaG4EZH_Rq-gEW2_l83Mm1v5F1aJ7BBSO

“GOMMAPANE” di Manlio Sacco

“GOMMAPANE” di Manlio Sacco 2070 1024 Belìce/EpiCentro
Le opere di Manlio Sacco per Gommapane.
Così l’arte contemporanea celebra la tradizione della Festa di San Giuseppe
Inaugurazione domenica 17 marzo 2024, h18:30
Sistema Museale di Salemi
Ex Collegio dei Gesuiti – Sez. Arte Sacra
Un dialogo tra immaginazione, tradizione e realtà, è ciò da cui prende vita “Gommapane“, il progetto ideato dall’artista Manlio Sacco e dal curatore Giuseppe Maiorana, che verrà presentato domenica 17 marzo, alle ore 18 e 30 nella sede del Sistema Museale di Salemi (sezione Arte sacra) presso l’ex Collegio dei Gesuiti, nell’ambito del vasto programma della Festa di San Giuseppe – Contemporanea tradizione, messo a punto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Venuti.

E proprio partendo dal significato della Festa di San Giuseppe, per aggiungervi un nuovo senso legato alla contemporaneità, si sviluppa il progetto di Gommapane, realizzato da Belìce/Epicentro della Memoria Viva – Ets, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura della Città di Salemi, ed Ecomuseo del Grano e del Pane, offrendo uno sguardo profondo all’interno dell’animo umano, a partire da un rito antico come quello della panificazione, al centro delle celebrazioni in onore di San Giuseppe, in occasione delle quali vengono allestiti altari votivi riccamente imbanditi con pani di varie forme.
Dall’incontro con la comunità locale, che rinforza ogni anno il suo legame con una tradizione fortemente sentita, scaturisce quindi il lavoro di Manlio Sacco, che esplora il valore simbolico del pane, attraverso un trittico di opere realizzate con l’uso della tecnica a carboncino: Attesa, Risveglio, Ascolto, a scandire una ritualità tuttora attualissima.
“Attesa”, ci pone davanti la raffigurazione di una veste bianca sospesa, come simbolo di quella luce e purezza che ci riconduce a Cristo, e la presenza di un piccolo simulacro dedicato a San Giuseppe, posto alla base, che evoca un senso di sacralità e aspettativa; “Risveglio”, in cui l’attenzione viene catturata dallo sguardo insistente di una cerva, che ci rigenera, ci lega e ci ricongiunge alle nostre radici culturali, rappresentate dalla presenza di un piccolo pane rituale della tradizione locale, a significare un imminente risveglio spirituale condiviso; “Ascolto”, si caratterizza per la presenza di un grande fiore di gelsomino che trasmette un messaggio di apertura, felicità e connessione con la comunità, che invita alla contemplazione, al rispetto e alla partecipazione attiva.
“Questi tre lavori ci emozionano e ci fanno riflettere anche grazie alla maestria con cui sono stati realizzati, mettendo in evidenza il talento e la sensibilità di Manlio Sacco – spiega il curatore Giuseppe Maiorana – La mostra non solo celebra il pane, la festa e la comunità, ma vuole dare continuità a quel dialogo che nel corso di questi anni diversi artisti hanno avviato a Salemi, contribuendo alla riflessione sulla tradizione e sul futuro della stessa, arricchendo così il panorama artistico con una nuova ed inedita prospettiva carica di significato e di bellezza”.
“Salemi si conferma punto di riferimento per l’arte contemporanea – dice il sindaco Domenico Venuti – Gommapane si inserisce perfettamente nel solco delle altre estemporanee realizzate dall’Ecomuseo del Grano e del Pane. La tradizione incontra l’arte e consente ai visitatori di cogliere nuove sfaccettature del pane rituale che ha reso celebre Salemi nel mondo. Per questo accogliamo con entusiasmo il lavoro di Manlio Sacco, in una settimana significativa per la nostra città come quella dedicata alla Festa di San Giuseppe. Complimenti anche al curatore della mostra, Giuseppe Maiorana – conclude Venuti – Salemi si conferma ancora una volta un punto d’appoggio importante per l’arte nella Sicilia occidentale”.

Apertura Polo Museale: da martedì a domenica dalle ore 10.30 alle 13.30  e dalle 15.30 alle ore 18,30

Manlio Sacco, nato a Palermo il 2 aprile 1978, è docente di Grafica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Palermo, città in cui vive e lavora. La sua ricerca si muove fra la pittura, il disegno e la stampa d’arte, in una trasposizione del reale che pone la rivisitazione poetica ed esistenziale come fulcro della sua creazione.

“Secondo luogo” di Andrea Marchese / 9 Febbraio/ 10 Marzo 2024

“Secondo luogo” di Andrea Marchese / 9 Febbraio/ 10 Marzo 2024 1984 1908 Belìce/EpiCentro

> SECONDO APPUNTAMENTO / in residenza <

“Secondo luogo” di Andrea Marchese

dal 9 febbraio 2023 al 10 marzo 2024

Gibellina (TP) – Continuano le attività della programmazione “Plenaria: nuovi fermenti creativi per Belìce/EpiCentro della Memoria Viva”, un un ciclo di appuntamenti e attività, curate dal direttore Giuseppe Maiorana, e che vedrà la presenza di quattro artisti in residenza: tre progetti fotografici e una grafica/pittorica che si alterneranno sino a giugno 2024. “Plenaria” si propone di creare un dialogo profondo tra l’arte e il pubblico, stimolando la riflessione su tematiche fondamentali di nostra attualità.

I progetti di residenza sollecitano emozioni, sensibilizzano e promuovono una maggiore consapevolezza sulle migrazioni, la sostenibilità e i paesaggi materiali e umani da tutelare e archiviare.

Il prossimo appuntamento. che verrà inaugurato il 9 febbraio 2024 alle ore 18.30, sarà il progetto fotografico “Secondo luogo” di Andrea Marchese che indaga la relazione tra paesaggio interiore e paessagio esteriore. La contaminazione della natura si incontra con il suo archetipo fino a svanire nel tempo, dove solo una rimembranza delle sue tracce ci lascia sospesi, come in attesa, alla ricerca di un altrove.

Andrea Marchese così dice il direttore e curatore Giuseppe Maiorana – nei suoi scatti ci fornisce la sua necessità di raccontare lo spazio limite e l’orizzonte; indaga posti ‘altri’, quasi nascosti in cui si potrebbero inscenare storie cinematografiche ancora non raccontate.

Nei mesi successivi seguiranno i progetti di Manlio Sacco, attraverso “L’Isola”, ci guiderà in un viaggio lento, solitario, disegnato, cromatico e riflessivo tra cetacei incantevoli e suggestioni poetiche. Infine, VacuaMoenia presenteranno “La Sicilia aveva perduto la voce “, un’opera che invita a riflettere sui movimenti umani e sociali prima degli eventi sismici che hanno stravolto, inevitabilmente, il percorso della Valle del Belìce. L’esposizione si terrà presso gli spazi di Belìce/EpiCentro della Memoria Viva a Gibellina e sino al 10 marzo secondo i seguenti orari: martedì-domenica dalle ore 9.30/13.00 e dalle ore 15.30/18.30; www.epicentrobelice.net.

Sono partner della programmazione il Comune di Gibellina, il CRESM, la Pro Loco di Gibellina e la Rete Museale e Naturale Belicina.

Main sponsor: Azienda Agricola di Giuseppe Palazzolo, di Salaparuta.

> Andrea Marchese (Caltanissetta, 1984) è un regista e artista visivo.
Attraverso il cinema e la fotografia, alla ricerca di equilibrio e contraddizione, costruisce una realtà intima in cui i confini logici sfumano, lasciando spazio alla visione poetica delle forme. Il suo lavoro estetico s’intreccia con la ricerca di processi partecipativi, dove l’atto creativo in sé travalica il suo significato. Malinconia, immaginario, non-sense, ironia, ricerca estetica sono elementi essenziali del suo lavoro.

 

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