Una storia intensa
Le rivendicazioni e le lotte popolari si intrecciano dopo il terremoto con le vicende della ricostruzione, con il malaffare e le sperimentazioni urbanistiche, le utopie artistiche e la corruzione politica.
La Valle del Belìce, prima ancora del terremoto che la rese famosa nel 1968, fu un attivissimo laboratorio di pratiche di lotta civile e di partecipazione.
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Il coinvolgimento della popolazione locale è stato premessa e parte fondamentale di questo progetto; il turismo comunitario necessita la creazione di una comunità ospitale capace di accogliere e soddisfare le esigenze di quei viaggiatori che nell’esperienza del viaggio cercano conoscenza delle diversità, autenticità, confronto e scambio culturale.
In due anni di lavori in 15 Comuni della valle – Santa Ninfa, Poggioreale, Salaparuta, Roccamena, Santa Margherita Belìce, Sambuca di Sicilia, Menfi, Montevago, Gibellina, Salemi, Partanna, Vita, Camporeale, Contessa Entellina, Calatafimi Segesta – abbiamo conosciuto luoghi e persone, raccolto storie, creato opere ed oggetti.
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